05 Ago Recupero e Sopraelevazione di un Sottotetto: Opportunità e Sfide
Introduzione
Il recupero di un sottotetto rappresenta un’opportunità unica per trasformare spazi inutilizzati in ambienti abitabili e confortevoli. Questo tipo di intervento, oltre a valorizzare il patrimonio edilizio esistente, offre numerosi vantaggi ambientali, economici e sociali. Tuttavia, è essenziale affrontare questo processo con una corretta informazione e cautela per rispettare le normative vigenti e garantire la funzionalità dello spazio. In questo articolo, esploreremo le differenze tra recupero e sopraelevazione, i requisiti necessari e le normative di riferimento.
Differenze tra Recupero e Sopraelevazione
- Recupero del Sottotetto:
- Descrizione: Trasformare un sottotetto già esistente in uno spazio abitabile senza modificare la
sagoma dell’edificio. - Vantaggi: Iter burocratico più semplice, mantenimento dell’armonia architettonica, minore
impatto estetico. - Svantaggi: Possibili limitazioni dello spazio e dell’altezza interna.
Sopraelevazione del Sottotetto:
- Descrizione: Intervento che comporta l’aumento della superficie abitabile attraverso
l’ampliamento volumetrico e la modifica del profilo dell’edificio. - Vantaggi: Maggiore libertà progettuale, possibilità di creare ambienti con altezze più confortevoli.
- Svantaggi: Iter burocratico più complesso, impatto estetico significativo.
Tipologie di Sottotetto
I sottotetti possono essere classificati in base a diversi criteri:
- Funzionalità: Abitabile o non abitabile.
- Struttura del Tetto: A falda singola, a doppia falda, a mansarda, tetto piano.
- Accessibilità: Praticabile (accessibile tramite scala, altezza sufficiente) o non praticabile
(accessibile solo tramite botola, altezza insufficiente). - Proprietà: Condominiale o privato.
Normativa di Riferimento
Il recupero di un sottotetto richiede una verifica preliminare delle normative edilizie e urbanistiche a livello nazionale, regionale e locale, verificando che il progetto di recupero rispetti tutte le norme edilizie ed urbanistiche regionali e locali relative alla destinazione d’uso degli spazi, alle altezze minime, agli standard di sicurezza e agli altri requisiti di abitabilità.
I principali riferimenti normativi nazionali includono:
- Testo Unico Edilizia (D.P.R.380/2001) aggiornato dalla Legge Salva Casa (D.L.69/2024
convertito in L.105/2024): definisce le regole generali per gli interventi edilizi. - Norme Tecniche Costruzioni (NTC 2018): fornisce indicazioni tecniche per la
progettazione e la realizzazione degli interventi edilizi. - Legge 457/1978: disciplina l’edilizia abitativa, stabilendo i requisiti minimi di abitabilità.
- Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975: specifica i requisiti igienico-sanitari per i locali di abitazione, inclusi i sottotetti.
L’introduzione della nuova Legge Salva Casa (D.L.69/2024 convertito in L.105/2024) con
l’inserimento del comma 1-quater all’art. 2-bis del TUE, consente il recupero dei sottotetti entro i
limiti e secondo le procedure stabilita dalla legge regionale, anche quando l’intervento in oggetto non consenta il rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, sempre a condizione che siano rispettati i limiti di distanza vigenti all’epoca della realizzazione dell’edificio, che non siano apportate modifiche alla forma e alla superficie dell’area del sottotetto come delimitata dalle pareti perimetrali e che sia rispettata l’altezza massima dell’edificio assentita dal titolo che ha previsto la costruzione del medesimo.
Inoltre la Legge Salva Casa introduce all’art.34-bis del D.P.R.380/2001 significative modifiche alle tolleranze costruttive previste dal TUE, esse sono riparametrate in misura inversamente proporzionale
alla superficie utile, in relazione agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Più nello specifico, il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari, previsto dal titolo edilizio che ha abilitato la realizzazione dell’intervento, non costituisce violazione edilizia se contenuto entro i seguenti limiti:
- del 2% per le unità immobiliari con superficie utile superiore ai 500 metri quadrati;
- del 3% per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 300 e i 500 metri quadrati;
- del 4% per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 100 e i 300 metri quadrati;
- del 5% per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 100 metri quadrati.
- del 6% per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 60metri quadrati.
Requisiti Tecnici e Strutturali
Gli interventi di recupero del sottotetto devono soddisfare requisiti tecnici e strutturali, fermo restandola rispondenza alle normative regionali e locali che prevedono parametri specifici di riferimento,
riguardo a:
• Altezza minima interna: la nuova Legge Salva Casa ha abbassato la soglia minima di altezza abitabile a 2,40 metri dei locali situati in edifici sottoposti ad interventi di recupero edilizio,
per i quali sia previsto un progetto di ristrutturazione o di miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie.
- Illuminazione e Ventilazione: rapporto aeroilluminante almeno 1/8 della sup. di pavimento.
- Accesso: Scala conforme con una larghezza min di 80 cm e una pendenza massima di 45°.
- Carico Strutturale: Verifica dell’adeguato carico strutturale.
- Diritto di Proprietà: Verifica preliminare del diritto di proprietà del sottotetto.
Titoli Abilitativi
A seconda dell’entità dell’intervento e della normativa locale, possono essere necessari diversi titoli abilitativi:
- Permesso di Costruire: Necessario se l’intervento modifica la sagoma dell’edificio o la
superficie utile. - S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): Per interventi di manutenzione
straordinaria senza modifiche strutturali. - C.I.L.A. (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata): Per interventi che non modificano la
sagoma dell’edificio o la superficie utile.
Conclusioni
Il recupero e la sopraelevazione di un sottotetto sono interventi complessi ma altamente vantaggiosi.
Affrontare questo processo con una corretta informazione e rispettare le normative vigenti è fondamentale per garantire il successo del progetto. Se pianificati e realizzati correttamente, questi interventi possono trasformare uno spazio inutilizzato in un ambiente abitabile, contribuendo a una migliore qualità della vita e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.